È un giro di tre giorni tra le Dolomiti di Fanes, con due notti in rifugio. Si parte e si torna da Pederü: l’idea è camminare sulla neve con i ramponcini, scegliendo (per quanto possibile) tratti che restano battuti e quindi più comodi da percorrere anche in inverno.
Il percorso, più o meno, è questo:
Giorno 1: da Pederü si sale verso Fanes. È la tappa “di ingresso”: circa 5,5 km, +550 m, un paio d’ore abbondanti di cammino. Arrivi in rifugio con tempo per godertelo davvero.
Giorno 2: è la giornata piena, quella più lunga: traversata verso Sennes, circa 13,7 km, con +900 m / -750 m. È il pezzo più impegnativo, ma non lo voglio vivere come una gara: mi interessa farlo bene, con calma, guardandomi attorno.
Giorno 3: rientro a Pederü in discesa: circa 4,7 km, -610 m. Si chiude senza stress.
In totale sono circa 24 km e 1.470 m di dislivello positivo: non è niente di estremo, ma è abbastanza per sentirsi “in traversata” e non in gita della domenica.
Ho scelto Fanes perché è una zona che, almeno sulla carta, resta meno affollata di altre anche dopo il Capodanno, e perché in inverno deve essere davvero spettacolare: altipiani, pareti enormi, neve e silenzio. I rifugi sembrano molto belli e so già che non sarà la soluzione più economica, ma se il contesto è quello giusto, per me vale la spesa (e poi dicono che cibo e birra siano seri).
Non cerco percorsi “sfidanti”: non sono abituato a camminare nella neve e voglio farla semplice—camminare bene, stare fuori, respirare aria fredda e pulita, e poi godermi anche il lato rifugio: riposo, caldo, e serate lente.